L'associazione tutela nei casi di:


TELEFONO: 0546/665583
FAENZA - VIALE VITTORIO VENETO, 119
RAVENNA - VIA MANFREDO FANTI, 14

Telefonate Moleste

Arrivati a casa di ritorno da una giornata al lavoro in cui il tempo pareva essersi fermato all’ora di pranzo, in cui contiamo i secondi che ci separano dal poter appoggiare le nostre membra tanto stanche su quella poltrona tanto comoda che l’unica cosa al mondo che desideriamo in quel momento é di rimanere lì per sempre, può accadere e non certo di rado, che il telefono, che si trova fra l’altro nell’altra stanza, inizi a squillare. Così, ci trasciniamo verso la fonte di quel suono che proprio in quel momento sembra essere più fastidioso del solito, domandandoci chi possa essere la persona che vuole parlare con noi e cosa possa giustificare la sua voglia di chiamarci ad un orario in cui la cosa migliore per lui  sarebbe cenare. Un parente malato che ha rimasto solo noi al mondo o quello australiano che non ha realizzato ancora che l’utilizzo di un pc per contattarci sarebbe più comodo per entrambi?
Da qui la nostra sorpresa e il nostro stupore quando ci rendiamo conto che non si tratta di nessuno dei due. E da qui la nostra irritazione e il nostro fastidio quando questa terza persona ci chiede come abbiamo abbiamo potuto vivere la nostra vita fino a quel momento con un piano telefonico che a suo parere ci ha fatto sprecare due centesimi al mese che con il suo sarebbero stati risparmiati.
Se fino a poco tempo fa una situazione così poteva accadere ogni giorno ad ogni ora, fortunatamente é recente l’approvazione da parte dell’Assocontact, l’Associazione Nazionale dei “Contact Center in Outsourcing”, di un codice etico atto a regolamentare l’attività molesta di tutti questi operatori che non potranno più telefonare di domenica e né durante i giorni festivi decretando inoltre che il tono della conversazione che dovranno stendere con chi risponderà, dovrà essere rigorosamente amichevole, gentile e soprattutto non invadente.
Nel  sicuramente molto improbabile caso in cui tale norma di buona condotta non venga rispettata, ciò che rimane da fare é l’iscrizione al Registro delle Opposizioni che ha il potere di fermare qualsiasi telefonata  a scopo commerciale, per fare ciò siamo lieti di aiutarvi nella sede della nostra associazione negli orari indicati.

Vacanze da Incubo

E come sempre, anche quest’anno l’estate per tutti con il suo sole e per tanti anche con il suo mare sta per volgere al termine e lasciarci con il suo arrivederci a presto. Un arrivederci però che per alcuni potrà risultare alquanto più sgradito che per altri, in quanto spesso accade che molti aspettino l’intero anno sperando di partire per la propria vacanza dei sogni ritornando invece a casa solamente con l’amarezza per non esser rimasti sul divano di casa.
Troppo spesso infatti accade che ci fidiamo di chi ci propone un pacchetto irrinunciabile che rimpiangeremmo tutta la vita altrimenti, per scoprire troppo tardi che il sogno che ci era stato così idealmente prospettato, una volta aperti gli occhi, non é  altro che in realtà una vera e propria vacanza da incubo.
Quando questo accade e si riscontrano problemi che non dovrebbero esserci é bene avvisare tempestivamente il tour operator, che altrettanto tempestivamente dovrà essere in grado di risolverli, ma se così non fosse e ciò che ci viene proposto non ci soddisfa, sarà bene armarsi di impermeabile, lente di ingrandimento e smartphone alla ricerca di prove fotografiche e testimonianze che supportino quanto accaduto e inviare dunque un reclamo scritto entro 10 giorni lavorativi dal giorno del rientro.
Cosa si può chiedere?
Innanzitutto distinguiamo fra richiesta di rimborso e di risarcimento, per cui cadremo nella prima casistica se un servizio incluso nel pacchetto ci viene negato o si chiede la restituzione di quanto pagato in caso di situazione imprevista, sempre a fronte di una mancanza dell’organizzatore del viaggio, calcolabile in base al valore del servizio rifiutato insieme alle eventuali spese extra sostenute, si parlerà di risarcimento invece se la richiesta verterà su un’“attenuazione del disagio” e dovrà essere calcolato considerando l’effetto che una situazione del genere ha provocato in chi a suo malgrado ha dovuto subirla.
Nella lettera, che sarà bene inviare tramite raccomandata con ricevuta di ritorno  al tour operator come all’agenzia,  ogni richiesta dovrà essere quantificata indicandone con precisione il valore monetario che si ritiene opportuno ricevere.
Una tale equivalenza risulterà più semplice nel caso di un servizio mancato, in quanto si tratterà di richiedere la restituzione di quanto pagato per esso, insieme alle eventuali spese extra che includeranno i costi sostenuti dal noi per sopperire a una tale mancanza, mentre per quanto riguarda  la valutazione del disagio subito, sarà da considerare il tipo di disagio riscontrato, la sua durata e il costo totale della vacanza. Una tale stima potrà risultare ancor più difficoltosa in quanto non si dispone di parametri oggettivi per ipotizzarla.
Nel caso potrete rivolgervi presso i nostri sportelli per l’assistenza necessaria.

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